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Parigi POP. 2,2 MILIONI
Che cosa vedere . . . . . . 33 Attività. . . . . . . . . . . . . . . 73 Tour . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 Feste ed eventi. . . . . . . . 75 Pernottamento . . . . . . . 77 Pasti. . . . . . . . . . . . . . . . . 87 Locali. . . . . . . . . . . . . . . 100 Divertimenti. . . . . . . . . 104 Shopping. . . . . . . . . . . . 108
I migliori ristoranti »»Chez Janou (p89) »»La Gazzetta (p89) »»Chez Michel (p98) »»L’Office (p98) »»Café Constant (p95)
Perché andare?
Per descrivere Parigi si sono utilizzati tutti gli aggettivi in tutte le lingue, ma non sembra ancora sufficiente. Fiumi d’inchiostro hanno esaltato Notre-Dame, la Tour Eiffel e la Senna o evidenziato le differenze tra la Rive Gauche e la Rive Droite. Quello che le parole non sono state in grado di esprimere è l’incanto che si vive passeggiando lungo gli ampi viali parigini, che collegano palazzi e musei straordinari, magnifici parchi e ampie piazze. Con un patrimonio di monumenti unico al mondo, la capitale francese suscita enormi aspettative: vasti panorami, animati caffè, romantiche atmosfere lungo la Senna e piccanti spettacoli di varietà nei locali notturni. Sebbene tutto ciò possa talora trovare riscontro nella realtà, è bene sgombrare il campo da ogni stereotipo e partire alla scoperta di viali e viuzze della città, lasciando che la punta della Tour Eiffel o le guglie di Notre-Dame appaiano ogni volta come una sorpresa inaspettata.
Quando andare
I migliori hotel »»Le Relais du Louvre (p78) »»Hôtel du Petit Moulin (p78) »»Hôtel Eldorado (p83) »»Hôtel Amour (p85) »»L’Apostrophe (p81) Giugno La Fête de la Musique, il festival nazionale della musica, celebra l’inizio dell’estate.
Da metà luglio a metà agosto Il lungosenna diventa una spiaggia con lettini, ombrelloni e palme.
Ottobre Tutti i musei, i bar e i locali restano aperti fino all’alba in occasione della ‘Notte Bianca’.
Supper club A Parigi, come in molte altre capitali, i supper club sono sempre più numerosi dopo la prima esperienza di questo genere, la cena della domenica organizzata da Jim Haynes in un atelier della belle époque nel 14e arrondissement. Se dîner chez Jim è più un evento sociale che gastronomico, molti club di recente apertura offrono tour gastronomici di più portate oppure eventi nei ristoranti più ‘in’ del momento (ovvero un pasto eccellente abbinato alla possibilità di fare nuove conoscenze). Calcolate una spesa di €80 per persona e prenotate con largo anticipo. Se non riuscite a trovare posto consultate le offerte last-minute su Twitter qualche giorno prima di recarvi a Parigi. A p93 trovate l’elenco dei nostri cinque supper club preferiti.
LA PRIMA VOLTA A PARIGI Una visita a Parigi non può dirsi completa senza una visita alla Tour Eiffel e una passeggiata lungo av des Champs-Élysées: quando scende la sera fermatevi sotto l’Arc de Triomphe, di fronte alla tomba del Milite Ignoto, e godetevi lo spettacolo surreale del traffico circostante. La cattedrale di Notre-Dame è quasi sempre affollata di turisti armati di macchina fotografica, ma durante la messa o i concerti d’organo della domenica pomeriggio l’atmosfera è piacevolmente tranquilla. La magnifica serie di Décorations des Nymphéas (ninfee) di Monet esposta al Musée de l’Orangerie è una splendida alternativa all’affollato Louvre. Non mancate infine di visitare i favolosi mercati alimentari (p90; il nostro preferito è il Marché Bastille).
Top 5 – Piaceri esclusivi »»Sorseggiare un cocktail – preferibilmente un Bloody Mary della casa – all’Harry’s New York Bar (p102) »»Una fetta di baiser Ladurée (torta di mandorle farcita con panna e fragole) da Ladurée (p97), la più famosa pâtisserie di Parigi sugli Champs-Élysées »»Scegliere la compilation personalizzata per il proprio CD nel famoso Buddha Bar (p102) »»Creare la propria fragranza personale nella rinomata parfumerie Fragonard (p95) »»Girare la città su una Vespa d’epoca noleggiata da Scooters (p114), sulla Rive Gauche
ARRONDISSEMENTS Parigi è suddivisa in 20 arrondissements (distretti) e negli indirizzi si usa sempre includere il numero dell’arrondissement: – 1er per premier (primo), 2e per deuxième (secondo), 3e per troisième (terzo) e così via.
Da sapere »»Quasi tutti i musei di Parigi chiudono il lunedì, anche se circa una decina, tra cui il Louvre e il Centre Pompidou, restano invece chiusi il martedì.
Programmare in anticipo »»Prenotate sempre gli alberghi e i tavoli nei ristoranti più esclusivi, nei bistrot alla moda e nei supper club »»Presso le biglietterie dei negozi Fnac e Virgin Megastore (p104) sono in vendita i biglietti per concerti, musical e spettacoli teatrali »»I biglietti elettronici per la Tour Eiffel, il Louvre e le mostre più importanti si possono acquistare presso il Grand Palais e il Centre Pompidou
Siti utili »»Mairie de Paris: www.paris.fr »»Paris by Mouth: www.parisbymouth.com »»Office du Tourisme et des Congrès de Paris: www.parisinfo.com »»My Little Paris: www.mylittleparis.com
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dei nuovi musei di Parigi: il Musée du Quai Branly, allestito in uno straordinario complesso architettonico, o la Cité de l’Architecture et du Patrimoine (p59) 2 Lo splendore delle vetrate policrome della Sainte-Chapelle . (p47), uno dei luoghi di culto più sontuosamente decorati del mondo cristiano 3 La zona del Marais (p39) con i suoi maestosi hôtels particuliers (residenze signorili private) e il suo vivace panorama di bar e locali notturni 4 Le straordinarie collezioni e i panorami spettacolari che si possono ammirare dal tetto del Centre Pompidou (p42), il centro culturale e artistico più frequentato del mondo 5 L’incomparabile collezione d’arte impressionista e postimpressionista del Musée d’Orsay (p56), affacciato sulla Senna 6 I romantici scorci della Senna che si possono ammirare lungo gli argini del fiume o prendendo parte a una gita serale in battello (p74) 7 Una passeggiata a Montmartre (p70) per rivivere l’epopea della Parigi del cancan e del Moulin Rouge
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Storia 32 Nel III secolo a.C. i parisii, galli di origine celtica, si insediarono nell’area che oggi corrisponde all’Île de la Cité. I conflitti che per decenni videro scontrarsi galli e romani ebbero fine nel 52 a.C., e nel 508 il re franco Clodoveo I riunì la Gallia sotto un unico regno e stabilì la propria capitale a Parigi. Nel IX secolo la Francia fu assediata dai vichinghi provenienti dalla Penisola scandinava; dopo tre secoli di conflitti, gli ‘uomini del nord’ cominciarono a spingersi verso Parigi, che nel frattempo aveva acquisito un’importanza tale da favorire lo sviluppo di un’imponente opera urbanistica, cominciata nel XII secolo con la costruzione della Cattedrale di Notre-Dame e proseguita intorno al 1200 con l’edificazione del Louvre come fortezza sul lungofiume, nel 1248 con la consacrazione della magnifica Sainte-Chapelle e nel 1253 con l’inaugurazione della Sorbona. Molti degli edifici e dei monumenti più famosi della città furono costruiti alla fine del XV secolo, durante il Rinascimento. Tuttavia, meno di un secolo più tardi la capitale fu nuovamente al centro di gravi disordini con l’intensificarsi degli scontri tra i prote-
stanti ugonotti e i cattolici. Le tensioni culminarono nella notte di San Bartolomeo del 1572, durante la quale vennero massacrati oltre 3000 ugonotti che si erano radunati a Parigi in occasione delle nozze di Enrico di Navarra, il futuro Enrico IV. Meglio conosciuto con l’appellativo di Re Sole, Luigi XIV ascese al trono nel 1643 all’età di soli cinque anni e rimase al potere fino al 1715; durante il suo regno, questo monarca portò quasi alla bancarotta le casse dello stato per le grandiose opere da lui intraprese e per le sue velleità belliche. L’eredità più significativa lasciata alla Francia da questo sovrano è la reggia di Versailles. I fasti della corte borbonica volgevano però al termine: gli eccessi di Luigi XVI e della regina Maria Antonietta, sua consorte, furono tra i motivi scatenanti dell’insurrezione che il 14 luglio del 1789 spinse i parigini a impadronirsi della prigione della Bastiglia, episodio che diede inizio alla Rivoluzione francese. In Francia si avvicendarono repubblica, impero e monarchia fino a quando, nel 1851, un colpo di stato portò al potere Napoleone III. Questi intraprese una grandiosa opera
PARIGI IN… Due giorni Dedicate la mattina del primo giorno a una visita guidata, poi concentrate la vostra attenzione sulle principali icone della capitale, come Notre-Dame, la Tour Eiffel e l’Arc de Triomphe. Nel tardo pomeriggio fermatevi per un caffè o un pastis in uno dei locali di av des Champs-Élysées, quindi raggiungete Montmartre per cena. Il giorno successivo visitate il Musée d’Orsay, la Sainte-Chapelle e il Musée Rodin. Concedetevi un brunch in place des Vosges e godetevi una frizzante serata nella zona del Marais.
Quattro giorni Se disponete di un paio di giorni in più potreste prendere parte a una gita in battello sulla Senna o sul Canal Saint-Martin e visitare alcune delle attrattive più lontane dal centro, come il Cimetière du Père Lachaise o il Parc de la Villette. Dedicate poi una serata a un concerto o a un’opera lirica al Palais Garnier o all’Opéra Bastille, oppure optate per una rappresentazione teatrale alla Comédie Française, senza tralasciare una serata di svago nei bar e nelle discoteche di rue Oberkampf, nel quartiere di Ménilmontant. Anche la zona della Bastille offre buone opportunità per il divertimento notturno.
Una settimana Se avete in programma di trattenervi a Parigi una settimana avrete modo di visitare buona parte delle principali attrattive elencate in questo capitolo, spingendovi fino ai quartieri più periferici come La Défense e Saint-Denis o uscendo dalla città vera e propria per fare una o due escursioni nei dintorni: per esempio, Vaux-le-Vicomte può essere facilmente abbinata alla visita di Fontainebleau, Senlis a Chantilly e, rispettando una rigida tabella di marcia, Chartres si può visitare nel corso della stessa giornata dedicata a Versailles.
1 Che cosa vedere
I principali luoghi d’interesse di Parigi sono distribuiti più o meno equamente sia sulla Rive Droite sia sulla Rive Gauche della
Senna. La nostra visita ha inizio nel cuore della Rive Droite, nella zona del Louvre e 33 di Les Halles, che comprende gran parte del 1er arrondissement e segue a grandi linee l’ordine di successione dei vari arrondissements. LOUVRE E LES HALLES
La zona circostante il Louvre, nel 1er arrondissement, ospita alcuni dei luoghi d’interesse turistico più importanti di Parigi. A nord-est, la zona prevalentemente pedonale compresa tra il Centre Pompidou e il Forum des Halles e delimitata a nord da rue Étienne Marcel e a sud da rue de Rivoli è gremita di gente a ogni ora del giorno e della notte, come lo è stata del resto negli ultimi 850 anni, quando era in parte occupata dal mercato principale di Parigi, noto con il nome di Les Halles. Musée du Louvre MUSEO (cartina p34; www.louvre.fr; ingresso alle collezioni permanenti/collezioni permanenti ed esposizioni temporanee €9,50/14, dopo le 18 mer e ven €6/12; h9-18 lun, gio, sab e dom, 9-22 mer e ven; mPalais Royal-Musée du Louvre). Il vasto Palais du
Louvre nacque come fortezza per volere di Filippo Augusto all’inizio del XIII secolo e fu ricostruito verso la metà del XVI secolo per ospitare la residenza reale. Nel 1793 la Convenzione lo trasformò nel primo museo nazionale del paese. I dipinti, le sculture e i manufatti esposti all’interno del Louvre sono stati raccolti dai governi francesi che si sono susseguiti nel corso degli ultimi cinque secoli e comprendono opere d’arte e d’artigianato provenienti da ogni parte d’Europa, oltre a importanti collezioni archeologiche di oggetti di origine assira, etrusca, greca, copta e islamica. La ragion d’essere di questo museo è tradizionalmente quella di presentare un vasto excursus dell’arte occidentale dal Medioevo all’anno 1848 circa (il periodo successivo a questa data viene preso in esame dalle collezioni del Musée d’Orsay) e delle opere delle civiltà antiche dalle quali è germogliata l’arte occidentale. All’epoca della sua inaugurazione, verso la fine del XVIII secolo, il Musée du Louvre ospitava una collezione di 2500 dipinti e altre opere d’arte, mentre oggi gli oggetti esposti sono quasi 35.000. Il progetto ‘Grand Louvre’, varato dall’ex presidente Mitterrand nel 1989, ha raddoppiato gli spazi espositivi e negli ultimi anni sono state aperte nuove gallerie o spazi riadattati per presentare
Parigi C he cosa vedere
di ristrutturazione urbanistica, favorendo la rinascita di una Parigi moderna grazie alla costruzione di ampi boulevard (viali), parchi monumentali e di una moderna rete fognaria. Tuttavia Napoleone III trascinò il paese, nel 1870, in una dispendiosa quanto fallimentare guerra con la Prussia. Quando a Parigi giunse la notizia che l’armata francese era stata messa in rotta a Sedan e che Napoleone era stato catturato dalle truppe nemiche, gli abitanti della città scesero in piazza chiedendo a gran voce la restaurazione della repubblica. Dopo la tragica conclusione della vicenda della Comune di Parigi, la Terza Repubblica coincise con l’inizio della belle époque, un periodo reso celebre soprattutto dall’architettura art nouveau e dai progressi che interessarono il campo delle arti e delle scienze. Negli anni ’30 Parigi divenne uno dei principali centri mondiali dell’avanguardia artistica e guadagnò una grandissima reputazione tra gli intellettuali sostenitori della libertà di pensiero. Quest’epoca di grandi fermenti venne drammaticamente interrotta dall’occupazione nazista del 1940, che pose la capitale francese sotto il diretto controllo della Germania fino al 25 agosto del 1944, giorno in cui Parigi venne liberata dalle truppe alleate. Con la fine della seconda guerra mondiale, Parigi riguadagnò il proprio ruolo di centro creativo e si fece promotrice di un forte movimento liberale, che raggiunse la massima espressione con la rivolta studentesca del 1968. Nel corso di questi tumulti la Sorbona venne occupata, furono erette barricate nel Quartiere Latino e quasi nove milioni di lavoratori in tutto il territorio nazionale aderirono a uno sciopero generale che paralizzò l’intero paese. Nel corso degli anni ’80 il presidente François Mitterrand intraprese numerosi grands projets, una serie di costose opere di edilizia urbana che gli garantirono un ampio consenso anche quando i risultati si dimostrarono palesemente fallimentari. Nel 2001 Bertrand Delanoë, un socialista sostenuto dal partito dei Verdi, è diventato il primo sindaco dichiaratamente omosessuale di Parigi (e di una capitale europea). Delanoë è stato riconfermato nelle elezioni svoltesi nel 2008.
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