© Lonely Planet Publications
Languedoc-Roussillon Nîmes . . . . . . . . . . . . . 233 Montpellier. . . . . . . . . 244 Carcassonne . . . . . . . 254 Parc National. des Cévennes. . . . . . . 262 Gorges du Tarn. . . . . . 265 Parc Naturel. Régional des. Grands Causses. . . . . 266 Perpignan. . . . . . . . . . . 272 Valle del Têt. . . . . . . . . 278 Côte Vermeille. . . . . . 279
I migliori ristoranti »»Terroirs (p242)
Perché andare?
Il Languedoc-Roussillon ha tre volti diversi. Il Bas-Languedoc (Basso Languedoc), terra di corride, rugby e robusti vini rossi, richiama la Provenza. Le città principali sono tutte in pianura: Montpellier, il vivace capoluogo; Nîmes, baciata dal sole, con il suo anfiteatro romano; la fiabesca Carcassonne. L’Haut-Languedoc (Alto Languedoc) è una regione poco popolata di colline calcaree punteggiate di grotte e di gole, dove aree brulle si alternano a boschi di castagni. Le colline richiamano appassionati di trekking e mountain bike. Il Roussillon guarda alla Catalogna, con cui condivide lingua e cultura. Lungo la costa rocciosa si trova la graziosa Collioure, che ospitò Matisse e Picasso. A ovest sorgono i Pirenei, con il maestoso Mont Canigou, simbolo dell’identità catalana. Sulle colline pedemontane svettano solitarie le fortezze catare.
Quando andare
»»Carré d’Art (p239) »»La Girafe (p248) »»La Péniche (p252) »»Octopus (p254)
I migliori hotel »»Hôtel Restaurant du Général d’Entraigues (p242) »»Hôtel Le Guilhem (p248) »»Hôtel des Arcades (p276) »»L’Orque Bleue (p252) »»Hôtel des Poètes (p253)
Aprile e maggio Escursioni primaverili a piedi o in bicicletta nell’Haut-Languedoc.
Terzo weekend di settembre Vendemmia e festa a Nîmes alla Féria des Vendanges.
Settembre e ottobre Una visita a Carcassonne in questi mesi ancora miti e senza le orde dei turisti, per godere appieno della magia della città.
BAS-LANGUEDOC
Nîmes POP. 146.500
Fatevi largo attraverso la squallida e trafficata periferia di Nîmes per raggiungere il cuore di questa antica città, che ancora batte con forza nel luogo in cui i Romani fondarono la loro colonia più di duemila anni fa. A Nîmes troverete alcuni dei monumenti di epoca romana meglio conservati di tutta la Francia, accanto a costruzioni dall’aspetto avveniristico che perpetrano la secolare rivalità che contrappone la città alla vicina Montpellier. Un altro motivo di notorietà, forse meno conosciuto, di cui la città va fiera ha a che fare con un famoso tessuto. Durante la corsa all’oro in California, nel 1849, un certo LéviStrauss produceva pantaloni per i minatori. In cerca di un tessuto robusto e resistente, necessario per quel lavoro così pesante, ini-
1 Che cosa vedere
Les Arènes ANFITEATRO ROMANO (interi/bambini inclusa audioguida €7,80/4,50; h9-18.30) Il grandioso Anfiteatro romano, la
struttura di questo tipo meglio conservata giunta sino a noi, fu eretto intorno al 100 d.C. per ospitare 24.000 spettatori che assistevano a cruenti spettacoli: cacce ai cervi, combattimenti di animali, combattimenti tra uomini e orsi o leoni e, naturalmente, tra gladiatori. Oggi l’anfiteatro svolge ancora la funzione a cui era destinato, ospitando periodicamente corride in cui a essere uccisi sono soltanto i tori. Qualcuno lo definirebbe un passo in avanti. Nel corso della visita potrete vedere una ricostruzione degli alloggi dei gladiatori e, arrivando al momento giusto, potrete assistere a duelli simulati tra attori in tenuta da combattimento che si affrontano nell’arena. I biglietti si acquistano all’ingresso, situato all’interno delle mura settentrionali. Maison Carrée TEMPIO ROMANO (Casa Quadrata; place de la Maison Carrée; interi/ bambini €4,50/3,70; h10-18) La Maison Car-
rée è un tempio romano in ottimo stato di conservazione, costruito intorno al 5 d.C. in onore dei due figli adottivi dell’imperatore Augusto. Al suo interno ogni 30 minuti viene proiettato Héros de Nîmes, un filmato in 3D che rievoca, con toni agiografici, alcuni personaggi della storia cittadina. Dura 22 minuti ed è sottotitolato in francese e inglese. Carré d’Art
ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
La modernissima struttura in vetro e acciaio situata di fronte alla Maison Carrée, completata nel 1993, è il Carré d’Art (Piazza dell’Arte), che ospita la biblioteca civica e il Musée d’Art Contemporain. Opera dell’architetto
BIGLIETTO NÎMES ROMAINE Si può risparmiare qualcosa acquistando un biglietto cumulativo (interi/bambini €9,90/7,60), valido per tre giorni, che permette di accedere a Les Arènes, Maison Carrée e Tour Magne. Potrete acquistarlo in ognuno dei siti indicati.
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Il Languedoc deriva il suo nome dalla langue d’oc, una lingua strettamente imparentata con il catalano e piuttosto diversa dalla langue d’oïl, progenitrice del francese moderno, parlata invece nella metà nord del paese (le parole oc e oïl significano ‘sì’). Le più importanti città della regione sorgono nelle pianure del Bas-Languedoc, che vanta anche belle spiagge, un ricco patrimonio di vestigia di epoca romana, nonché la più estesa zona di produzione vinicola di tutta la Francia. Fenici, Greci, Romani, Visigoti e Mori passarono da questa regione prima che i Franchi ne assumessero il controllo nell’VIII secolo. L’Occitania (l’attuale Languedoc) visse il suo periodo di massimo splendore intorno al XII secolo, quando l’occitano era la lingua in uso tra i trovatori e le persone colte nella Francia meridionale. Tuttavia, la crociata del 1208 contro gli albigesi, indetta per soffocare l’eresia del catarismo, portò alla completa annessione del territorio del Languedoc al regno di Francia. Con il trattato di Villers-Cotterêts (1539) la lingua occitana assunse un ruolo del tutto secondario, mentre la langue d’oïl veniva dichiarata lingua ufficiale del regno. Tuttavia, nel sud del paese l’occitano continuò a essere parlato e nel XIX secolo fu oggetto di una riscoperta da parte di un movimento letterario guidato dal poeta Frédéric Mistral, che scriveva nella variante provenzale di questa lingua.
ziò a importare dalla Francia la tradizionale stoffa di colore blu serge de Nîmes, oggi 233 conosciuta come denim.
asino al seguito sulle orme di Robert Louis Stevenson (p263) nel Parc National des Cévennes
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planano e scendono in picchiata sopra le Gorges de la Jonte (p268)
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in barca lungo il Canal du Midi (p255)
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paesaggio dei Pirenei dallo sferragliante Train Jaune (Treno Giallo; p278), vicino a Villefranche-deConflent
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